E’difficile scrivere nel pre-carbonara.
Riassumerò quindi velocemente dei pensieri di viaggio.
Un vetro rotondeggiante e/o molto sporco di sabbia può trasformare un regionale Bologna-Codigoro in una diligenza sperduta nel vecchio e farraginoso west. I paesaggi che attraversano il finestrino corrono in tondo, simili nel loro slittare curvilineo alle proiezioni di una lanterna magica. La luce fioca di aprile, un primo pomeriggio già intriso di tramonto, e l’Emilia intera è gia invecchiata di polvere di te. Binari morti e piccole stazioni perse nella prateria. In alcuni tratti la strada costeggia in lontananza la ferrovia. Un furgone bianco insegue un’utilitaria anch’essa bianca. E le proporzioni sono le stesse, quasi inalterato il sentimento a trascinare il moto: indiani e cowboy.
la sagra della porchetta di roma
1 giorno fa
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